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venerdì 13 settembre 2013

L'abito e il monaco.



Ogni volta che apriva l'armadio lo vedeva lì, appeso nella sua custodia di protezione e malgrado lo vedesse tutte le volte, ormai gli era divantato quasi invisibile.
Conteneva uno smoking nero. Accuratamente riposto, con la sua camicia bianca, leggermente ingiallita ai bordi del colletto e dei polsini. Nella tasca i due gemelli appartenuti al padre. Il papillon che spuntava dal taschino. La fascia che sormontava i pantaloni sulla gruccia da viaggio. Era il suo abito. Eppure, odiava le giacche. Odiava vestirsi in modo elegante. Non si sentiva a suo agio, ma quello era l'unico abito che poteva indossare. Non per l'eleganza ma per il ruolo che gli spettava. Aveva viaggiato con lui in tutto il mondo, nelle sale da concerto, e nei teatri dove si era esibito. Ora stava lì appeso e immobile come certi ricordi indelebili che niente può cancellare dalla mente.
Gli mancava e forse anche lui mancava al suo abito. Quel giorno però lo sguardo si posò su di lui. Lo prese, e con cura lo adagiò sul letto facendo scivolare verso il basso la cerniera del portabiti. Accarezzò lentamente la stoffa intatta, morbida, setosa e nera come l'asfalto dopo la pioggia. 

Lo indossò con gli stessi lenti gesti scaramantici di un tempo. Non si doveva avere fretta, era come il rituale di un samurai, la vestizione.
La camicia dopo i pantaloni, la giacca dopo la fascia e il papillon. Per ultimi i gemelli. Così doveva essere, il ricordo di suo padre era come un in bocca al lupo. 
Sistemò i polsini, dovevano sporgere solo il giusto non di più. Infilò le scarpe nere, ancora pulitissime e guardò lo specchio che gli rifletteva un'immagine che non era più in grado di riconoscere. 

Era solo un abito. Ciò che un tempo rappresentava, sembrava l'avesse inghiottito il buio. 
Mise una mano nella tasca, trovò ancora un bigliettino di un ristorante di New York che era il suo portafortuna. Sorrise.
Non era quell'abito a fare di lui ciò che era, pensò. Eppure sapeva che con quell'abito lui era stato davvero se stesso.