(novella in stile antico)
Due fratelli, ogni giorno di buon ora
si recavano al lavoro nei campi
del loro Signore.
"Vedrai che presto lascerò questa zappa
e sarò cavaliere,
altro non sogno di fare.." diceva
il più grande dei due al fratello.
L'altro silenzioso si limitava
a zappare il duro terreno,
colpo dopo colpo e nulla diceva
dei suoi sogni o delle sue speranze.
E al suo silenzio il più grande
lo scherniva con parole piene
di insulti.
"A nulla vali, se non hai ambizioni,
se non hai sogni, guardati..
non sai fare altro che zappare
e tale rimarrai a vita.."
La notte, mentre il più grande
dei due dormiva, sognando
ciò che non sarebbe mai stato,
l'altro in segreto, si alzava
e duramente s'allenava
a usar l'armi, e spade e balestre.
Un giorno le loro strade si divisero
e del più giovane nessuno
seppe più nulla.
Passarono anni e al campo
ancora duramente lavorava
il fratello più grande,
coi suoi sogni e le sue speranze,
ancor intatte, quando un dì,
un cavaliere di tutto punto armato
e con splendida armatura
si fermò al suo cospetto.
Nell'alzar la visiera, il più grande
riconobbe il fratello scomparso
e prese a maledire il fato.
"Ah fato maledetto, destino infame
a me nulla hai concesso,
e a lui invece perfino l'armatura.."
Il cavaliere nemmeno
allora disse una parola.
Riabbassò la visiera, e spronò
il cavallo al trotto.
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