(esercizio di scrittura creativa in modo antico)
All'angolo della strada,
seduto se ne stava
un mendicante cieco
e sulla sua cetra stanca,
lentamente intonava
i suoi lai
in tormentati giri...
Quand'ecco che una dama giunge
tutta trafelata e rossa in viso
per il camminar fatto
e a lui domanda
senza nemmeno curarsi di capire
chi sia e cosa stia facendo:
"Ehi voi, per caso avete visto
passar da poco un cavaliere?
Di lui seguivo le tracce
e ora a questo bivio giungo
e trovo il nulla..."
Poco si scompone il musico cieco,
e nemmeno smette di suonare
fissando il vuoto innanzi
ai suoi occhi bui.
Ed ella al suo silenzio
subito prende a inveire
e a malo modo lo tratta.
"V'ho fatto una domanda,
siete sordo forse
a chi vi chiede?
O in così poca stima
avete il tormento altrui,
troppo preso a torturar
le corde del vostro strumento?"
E lui, nemmeno si scompone,
e il suon però interrompe
alla dominante nota,
lasciando che il suon sospeso
nell'aere stia.
"Per di là, per quella strada"
replica senza scomporsi.
"Ma al nulla giungerete sempre,
se di lui seguirete solo le tracce,
perdendo di vista chi le lascia..."
Ed ella al suo dir
nulla risponde
prendendo per false
le sue parole oscure,
per la parte opposta
se ne va, agitando l'aria
col mantello,
scambiando i passi
di un bifolco
per quelli del suo amato.
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